Sono in vigore dal 1° gennaio le nuove misure per le imprese introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2020. Cambiano gli incentivi previsti dal Piano Nazionale “Impresa 4.0”: non saranno più operative le misure del super e iper ammortamento, al loro posto un nuovo credito di imposta per investimenti 4.0 e nuovi incentivi per l’innovazione.
L’iperammortamento è sostituto da un credito di imposta variabile dal 20% al 40% per investimenti in beni materiali 4.0 con un tetto massimo di 10 milioni di euro. Il superammortamento si trasforma in un credito di imposta nella misura del 6% per l’acquisto di beni strumentali nuovi nel limite di 2 milioni di euro.
Infine per investimenti in software 4.0 è stabilito un credito di imposta nel limite del 15% delle spese, con un massimo di 700 mila euro, senza vincolo di acquisto di beni materiali 4.0.
Gli incentivi per la Ricerca & Sviluppo non verranno più calcolati sul base incrementale ma in percentuale sulle spesse ammesse, erogati sempre sotto forma di credito di imposta.
L’agevolazione è al 12% per attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, scende al 6% per spese di innovazione tecnologica (con un incremento al 10% in caso di progetti di innovazione 4.0 o con obiettivo di transizione ecologica “green”), e sempre al 6% per le spese relative ad attività di design e all’ideazione estetica svolte da imprese operanti nel settore tessile, moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo, ceramica.
Rinnovato per il 2020 anche per il Bonus per la Formazione 4.0. L’incentivo varia dal 30% al 50% con un tetto massimo di 300 mila euro, è introdotta una maggiorazione nel caso i destinatari della formazione rientrino nelle categorie di lavoratori svantaggiati. Non è più richiesta la stipula di contratti collettivi aziendali o territoriali.
Altri importanti provvedimenti riguardano il rifinanziamento della Nuova Sabatini, del Credito di imposta per investimenti al Sud, e il Credito di imposta per la partecipazione a fiere internazionali.